terça-feira, 24 de julho de 2007

Moscato d'Asti

Il Moscato d’Asti

Per produrre il Moscato d’Asti si porta il mosto refrigerato a circa 18° C e si aggiungono dei livieti selezionati ; le fermentazione che immediatamente si attiva vieni tenuta sotto controllo termico ad una temperatura che sta tra i 18 e 20° C.
Sotto controllo vieni tenuto anche il tenore di zuccheri e a loro trasformazione oltre ad altri parametri(chimici), per fare in modo che quando il vino raggiunge i 5,5° C di alcool svolto si interrompa la fermentazione mediante un brusco raffreddamento del liquido fino a -3° C.
Si filtra il vino con cura( si tratta di microfiltrazioni che hanno anche una funzione sterilizzante) e si imbottiglia. La microfiltrazione è il momento più delicato, anche se le tecnice di oggi hanno permesso passi da gigante; in passato infatti minimi residui di lieviti a volte rifermentavano in bottiglia causando nel migliore dei casi l’intorbidamento del vino, se non addirittura delle sgradevoli modifiche di aromi e sapori.
Oggi tutto questo non avvieni più: resta il fatto che non si tratta di vino da invecchiamento per cui va bevuto fresco quando il bouquet di aromi è particolarmente ricco e floreale.

Il profumo dapprima satura il calice, poi si libera e tracima per diffondere nell’aria circostante, ed è fiore, primavera, associazione di ricordi. Si serve con torte alla frutta,dolce al cucchiaio, biscotti.
Di grande importanza nel mercato vinicolo italiano, il Moscato d’Asti è uno dei vini da dessert più noti : elegante e leggero, è il prodotto delle prima fermentazione delle uve moscato bianche. Il territorio di produzione è molto vasto e si estende su tutta la zona collinare a sud di Asti, nelle campagne intorno ad Acqui Terme e Canelli. Il Moscato d’Asti è un vino da fine pasto, fresco, fragrante, dal colore giallo paglierino brillante e volte con riflessi dorati. Il profumo è intenso, fine, lievemente aromatico e fruttato, con note di uva matura, di agrumi, di pesca gialla e albicocca. Evidenti sono poi gli accenti floreali di glicine, fiore di tiglio, fiori di arancio e di acacia. Cio che caratterizza il vino sono poi il profumo di salvia e l’inimitabile aroma muschiato tipico dell’uva di origine. Il gusto è dolce, morbido,equilibrato, leggermente acidulo, talvolta vivace. E un vino da berse giovane, possibilmente entro l’anno successivo alla vendemmia, quando la componente aromatica del vino e la sua freschezza sono all’apice. A differenza dell’Asti Spumante, insieme al quale costituisce le due tipologie della Docg Asti, il Moscato d’Asti è più dolce, morbido e fruttato, non è spumantizzato, ha una gradazione alcolica minima più bassa e si presenta nella classica bottiglia con tappo raso di sughero, il metodo di vinificazione, centrato sulle basse temperature, gli consente di esaltare tutta l’aromaticità propria di questo straordinario vitigno che e il moscato bianco.

Carta d’identita

Denominaione: Moscato d’Asti Docg
Vitigni Principali: Moscato
Titolo alcolometrico volumico totale minimo- 11% di cui svolto compreso nei limiti dal 4,5% al 6,5%
Acidità totale minima- 5%
Estratto secco netto minimo- 15%
Pressione e CO2- fino a 1,7 bar
Colore: giallo paglierino brillante con riflessi dorati
Odore: fragrante, intenso, fine, lievemente aromatico, floreale e fruttato
Sapore: dolce, morbido, equilibrato, leggermente acidulo e fresco
Temperatura de servizio: 8-10C°
Abbinamenti: torte alla frutta, dolce al cucchiaio, biscotti
Calice: piccolo per vino da dessert

sexta-feira, 13 de julho de 2007

Saluti dall'Italia

Ciao a tutti gli "Enoamici" della Casa di Bacco, Mi presento per chi ancora non mi conosce, sono Mario uno dei soci fondatori della Casa di Bacco, abito in Italia, precisamente ad Alba, ridente cittadina ai piedi delle Langhe, che come molti di voi già sanno sono la zona di produzione di alcuni tra i migliori vini Italiani.
A partire da oggi tutte i venerdì scriverò su questo Blog, alcune news direttamente dall'Italia, riguardanti ovviamente l'enogastronomia e il mondo che la circonda.

Cercherò di darvi il maggior numero di informazioni sul tempo, (che molto influisce sul risultato finale, non dimentichiamo mai che in annate buone si fanno meno trattamenti chimici a tutto vantaggio della qualità del prodotto finale) sulle degustazioni alle quali partecipo, sulle manifestazioni che si svolgono quì nella zona e infine tutte le settimane vi regalerò una ricetta con il corretto vino da abbinare.

Questa settimana comincio con il dirvi, che il tempo nel nord ovest dell'Italia (Piemonte-Valle d'Aosta-Liguria), sta andando abbastanza bene. Solo nella parte Alta del Piemonte ci sono state al momento grandinate, forti pioggie e trombe d'aria che hanno provocato danni all'agricoltura, ma fortunatamente nella zona dei vini più pregiati, quindi il sud del Piemonte, le pioggie sono state molto regolari e per il momento i vigneti godono di ottima salute.

La stessa cosa la possiamo dire della Toscana e di tutta l'Italia del Centro-Sud. Un discorso a parte purtroppo lo dobbiamo fare per le regioni del nord-est (Veneto-Friuli-Trentino Alto Adige), dove invece sta piovendo quasi tutti i giorni, speriamo che si stabilizzi al più presto al fine di non compromettere l'annata.

Adesso passo alla ricetta, comincio con presentarvi un antipasto, ovviamente Piemontese, approfitto per informarvi che è proprio nella cucina Piemontese che gli antipasti hanno la loro massima espressione, difatti in nessun'altra parte d'Italia troverete così tanti antipasti come quì da noi.

Vitel tonnè * (Vitello Tonnato)


Ingredienti (per 6-8 persone):

Per la carne: 1kg. di rotonda di vitello, una cipolla, una carota, un gambo di sedano, uno spicchio d'aglio, un pò di prezzemolo, alloro, rosmarino, salvia, timo, tre chiodi di garofano, pepe in grani, un litro di vino bianco molto secco.

Per la salsa: 4 uova sode, 150 g. di tonno sott'olio, mezzo bicchiere d'olio di oliva extra vergine di buona qualità, 35/40 grammi di capperi, 3 filetti d'acciuga, aceto, sale e pepe.

Preparazione:

Mettere la carne a marinare per dieci/dodici ore nel vino con tutte le verdure e le spezie, girandola più volte affinchè assorba tutti i sapori della marinata. Trascorso questo tempo, portare a bollore la marinatura unita ad acqua (regolatevi una quantità necessaria a coprire la carne).Quando il tutto inizia a bollire introducete la carne e portate a cottura, lasciando che il liquido si consumi bene e diventi leggermente cremoso. Non salare. Quando sarà terminata la cottura togliere dalla pentola a lasciare raffreddare.
Nel frattempo, passare al mixer le uova sode, i filetti di acciuga, i capperi e il tonno, poi emulsionare bene il tutto con l'olio extra vergine ed equilibrare il sapore con qualche goccia d'aceto, aggiungere sale e pepe a piacere.

Se la salsa, fosse troppo densa, la potete diluire con un po' di brodo di cottura della carne.
A questo punto, quando la carne è fredda la potete tagliare a fettine sottilissime, meglio se utilizzate una affettatrice, devono essere molto fini circa 1,5 / 2 mm.
Mettete in un piatto da portata le fettine sottili che avete appena tagliato ricopritele di salsa tonnata e:

BUON APPETITO o meglio “BUN APTIT” come si dice in dialetto Piemontese.

Vino consigliato: Dolcetto, ma un buon Barbera si sposa molto bene.
* Esiste una variante di questa salsa fatta mischiando una banale maionese con tonno, capperi, acciughe, alcuni aggiungono anche aceto balsamico, ma la versione sopra descritta è la vera salsa tonnataa e secondo me e secondo molti buongustai, senza dubbio la migliore .


Sperando di avervi fatto una cosa gradita vi mando i miei
Enoabracos Italiani

Mario

quinta-feira, 12 de julho de 2007

Caros Enoamigos,

Seguem abaixo alguns premios recebidos pelos vinhos representados pela nossa Importadora:

1) Guida I Vini di Veronelli

“Pupa Pepu” IGT Rosso 2001 N° 2 Stelle
Brunello di Montalcino 1999 N° 3 Stelle
Brunello di Montalcino 2000 N° 3 Stelle
Podere Brizio IGT Rosso 2003 N° 2 Stelle

2) Guida Duemillavini Vini d’Italia Sommelier

“Pupa Pepu”2001 N° 5 Grapolli
Sant’Antimo DOC Rosso “ Leonensis” 2003 N° 4 Grapolli
Brunello di Montalcino 1999 N° 4 Grapolli
Brunello di Montalcino 1999 N° 4 Grapolli
Podere Brizio IGT Rosso 2003 N° 3 Grapolli
Bruno di Rocca 1999 N° 5 Grapolli
Anfiteatro 2000

3) Guida Annuario dei Migliori Vini Italiani Luca Maroni

Pupa Pepu 2001 Vino apontado como terceiro melhor vinho tinto da Italia com 95 pontos
Leonensis 2003 90 pontos
Brunello di Montalcino 1999/2000 87 pontos
Podere Brizio IGT Rosso 2003 88 pontos
Rosso di Montalcino 2002 84 pontos
Sant’Antimo DOC Rosso “ Leonensis” 2003 90 pontos
Bruno di Rocca 1999 82 pontos
Bruno di Rocca 2000 80 pontos
Vigna Regis 2002 77 pontos
Anfiteatro 2000 79 pontos

4) Le Guide Dell’Espresso Vini d’Italia

Pupa Pepu 2001 Vinho eccellenza 2004 N° 5 Bottiglie
Sant’Antimo DOC Rosso “ Leonensis” 2003 N° 2 Bottiglie
Brunello di Montalcino 1999 N° 4 Bottiglie
Brunello di Montalcino 2000 N° 4 Bottiglie
Podere Brizio IGT Rosso 2003 N° 3 Bottiglie
Sant’Antimo DOC Rosso “ Leonensis” N° 2 Bottiglie
Anfiteatro 2000 Vinho eccellenza 2004 N° 5 bottiglie

5) Guida Gambero Rosso

Pupa Pepu 2001 N° 2 Bicchieri Rossi
Sant’Antimo Leonensis 2003 N° 2 Bicchieri
Brunello di Montalcino 1999 N° 2 Bicchieri Rossi
Podere Brizio IGT Rosso 2003 N° 2 Bicchieri

6) Guida Il Golosario di Paolo Massobrio

Brunello di Montalcino 2000 Vino Top Hundred 2005

7) Wine Spectator

Brunello di Montalcino 2000 89 pontos
Anfiteatro 2000 90 pontos

8) La Vinium Revista sobre vinhos online

Bruno di Rocca 1999 @@@@ Vinho muito bom
Barolo Cannubi 2000 @@@@ Vinho muito bom

9) Hugh Johnson’s Pocket Wine Book 2007

· pagina 112, no quadro BEST BRUNELLO DI MONTALCINO TO BUY, a Podere Brizio e uma das Vinicolas recomendadas pelo critico inglês.
· Pagina 113 no quadro WHO MAKES REALLY GOOD CHIANTI CLASSICO ?
Vecchie Terre di Montefilli

10) Douja D’or 2006

Barolo 2001 Salvano Srl
Roero Arneis 2005 Salvano Srl

11) Gula Edicao Especial Guia Vinhos 2006

Nebbiolo d’Alba 2001 BC- boa compra

12) Revista Adega

Bruno di Rocca 2000 excelente 88 a 89 pontos
Anfiteatro 2000 excelente 90 a 92 pontos (considerado entre os 15 melhores super toscanos vendidos no Brasil)
Pupa Pepu 2001 excelente 90 a 92 pontos (considerado entre os 15 melhores super toscanos vendidos no Brasil)

Uma das ultimas Vinicolas que nos selecionamos para fazer parte do nosso portifoglio foi a Vinicola Piemontese Salvano srl, esta vinicola esta localizada na Regiao de Piemonte em Diano d'Alba. Hoje comandada por Luciana Agnello e Piero Sobrero.

A cantina produz varios vinhos entre eles: Barolo, Barbaresco, Barbera d'Alba, Fosco, Maestrale, Gavi, Langhe Chardonnay, Moscato d'Asti entre outros. Desta vinicola foram selecionados inicialmente 13 tipos de vinhos entre spumante, sobremesa, tintos e brancos. Todos disponiveis para compra com a nossa Gerente de Vendas Sra. Simone Ferreira.

segunda-feira, 9 de julho de 2007


Il Vino Barolo

È un anfiteatro di colline dolci e riposante, nelle Langhe, con l’altitudine variabile tra i 200 e i 500 metri s.l.m., dove la vite domina su scenari pittoreschi, ricchi di colori suggestivi e di inattesi contrasti.
Interessa undici paesi: Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba per i’intero territorio comunale e La Morra, Novello, Monforte d’Alba, Verduno, Grinzane Cavour, Diano d’Alba, Roddi e Cherasco in parte.
Si tratta complessivamente di un’area di circa 1400 ettari di vigneto di Nebbiolo da Barolo per poco più di 1200 viticoltori.

Un Vino da Re
E solo verso la meta del XIX secolo, che ha inizio la storia deiBarolo, considerato che prima era un vino dolce e poco longevo.Cambiamento avvenuto anche a opera del influenti personaggi, apartire da Camillo Benso conte di Cavour, che non esito ainterpellare il conte Oddart, enologo francese, per migliorare ilvino. Questo intervenne sui processi di vinificazione. Lo stessoCarlo Alberto, dopo aver gustato quello dei Marchesi Falletti, nedivenne produttore. Il suo successo fu immediato, tant'è che fusubito adottato dalla Corte dei Savoia, diventando "il vino dei re".
Il Vitigno

Il Nebbiolo (forse da nebbia perche l’uva matura in autunno inoltrato o perche gli acini a maturazione sono abbondantemente ricoperti di pruina, che ricorda a punto la nebbia) è un vitigno di antichissima origine. Richiede terreni calcarei e tufacei, germoglia precocemente ed è piuttosto sensibile agli sbalzi di temperatura, per cui esige posizioni ben soleggiate e al riparo dalle gelate e dai freddi primaverili.

Il Disciplinare

Vitigno: Nebbiolo al 100% nelle sotto varieta Michet, Lampia e Rosè.
Riconoscimento della D.O.C.: DPR del 23 aprile 1966
Riconoscimento della D.O.C.G.: DPR del 1 luglio 1980
Produzione massima consentita per ettaro: 80 quintale di uva pari circa 52 hl. Di vino corrispondenti a 6933 bottiglie da 75cl.
Invecchiamento: 3 anni a partire dal 1° gennaio successivo alla vendemmia, di cui 2 in botti di legno di castagno o di rovere.
La specificazione Riserva puo essere riportata in etichetta solo dopo 5 anni di invecchiamento in cantina calcolati sempre a partire dal 1° gennaio successivo alla vendemmia.
Gradazione alcolica minima: 13 gradi % in volume
Alcolicità minima: 5,00 per mille
Estratto secco minimo: 23,00 per mille.

Caratteristiche organolettiche

Colore: rosso granato in cui traspaiono sfumature rubino, che non il passare degli anni tendono verso l’aranciato.
Profumo: bouquet composito, etereo, gradevole ed intenso, di eccezionale ricchezza, armonia, completezza. Dalla fragranza (tipica del prodotto fresco dei primi mesi) della violetta, della rosa e di altri frutti appena colti passa durante l’evoluzione successiva a quella delle spezie, dove compaiono sentori di vaniglia, di cannella e di pepe verde.
Sapore: gradevolmente asciutto, pieno, robusto, austero ma vellutato, armonico, talvolta con un leggero retrogusto di liquirizia.

Il Servizio

Temperatura: 18° C
Bicchiere: calice con la coppa a tulipano, di vetro o di cristallo, per meglio esaltare profumo e sapore.
Abbinamento: piatti di carne rossa della grande cucina tradizionale ed internazionale, selvaggina, cacciagione, brasati, piatti tartufati, formaggi della cucina rustica saporita.

quinta-feira, 5 de julho de 2007

Sejam bem Vindos

Ola Enoamigos,

Hoje iniciamos a nossa viagem enogastronomica nas Regioes de Piemonte e Toscana. Regioes estas que fazem parte do nosso restrito e selecionado portifoglio.

Falaremos sobre degustacao, Vinhos tintos, Brancos, Sobremesa, vendemia, premios recebidos pelos vinhos, noticias da Italia, livros, receitas, viagens entre outras coisas.

Convido a todos que queram participar desta viagem a tambem participar do nosso Blog.

Abracos e ate breve.
Simone Ferreira