Il Moscato d’Asti
Per produrre il Moscato d’Asti si porta il mosto refrigerato a circa 18° C e si aggiungono dei livieti selezionati ; le fermentazione che immediatamente si attiva vieni tenuta sotto controllo termico ad una temperatura che sta tra i 18 e 20° C.
Sotto controllo vieni tenuto anche il tenore di zuccheri e a loro trasformazione oltre ad altri parametri(chimici), per fare in modo che quando il vino raggiunge i 5,5° C di alcool svolto si interrompa la fermentazione mediante un brusco raffreddamento del liquido fino a -3° C.
Si filtra il vino con cura( si tratta di microfiltrazioni che hanno anche una funzione sterilizzante) e si imbottiglia. La microfiltrazione è il momento più delicato, anche se le tecnice di oggi hanno permesso passi da gigante; in passato infatti minimi residui di lieviti a volte rifermentavano in bottiglia causando nel migliore dei casi l’intorbidamento del vino, se non addirittura delle sgradevoli modifiche di aromi e sapori.
Oggi tutto questo non avvieni più: resta il fatto che non si tratta di vino da invecchiamento per cui va bevuto fresco quando il bouquet di aromi è particolarmente ricco e floreale.
Il profumo dapprima satura il calice, poi si libera e tracima per diffondere nell’aria circostante, ed è fiore, primavera, associazione di ricordi. Si serve con torte alla frutta,dolce al cucchiaio, biscotti.
Di grande importanza nel mercato vinicolo italiano, il Moscato d’Asti è uno dei vini da dessert più noti : elegante e leggero, è il prodotto delle prima fermentazione delle uve moscato bianche. Il territorio di produzione è molto vasto e si estende su tutta la zona collinare a sud di Asti, nelle campagne intorno ad Acqui Terme e Canelli. Il Moscato d’Asti è un vino da fine pasto, fresco, fragrante, dal colore giallo paglierino brillante e volte con riflessi dorati. Il profumo è intenso, fine, lievemente aromatico e fruttato, con note di uva matura, di agrumi, di pesca gialla e albicocca. Evidenti sono poi gli accenti floreali di glicine, fiore di tiglio, fiori di arancio e di acacia. Cio che caratterizza il vino sono poi il profumo di salvia e l’inimitabile aroma muschiato tipico dell’uva di origine. Il gusto è dolce, morbido,equilibrato, leggermente acidulo, talvolta vivace. E un vino da berse giovane, possibilmente entro l’anno successivo alla vendemmia, quando la componente aromatica del vino e la sua freschezza sono all’apice. A differenza dell’Asti Spumante, insieme al quale costituisce le due tipologie della Docg Asti, il Moscato d’Asti è più dolce, morbido e fruttato, non è spumantizzato, ha una gradazione alcolica minima più bassa e si presenta nella classica bottiglia con tappo raso di sughero, il metodo di vinificazione, centrato sulle basse temperature, gli consente di esaltare tutta l’aromaticità propria di questo straordinario vitigno che e il moscato bianco.
Carta d’identita
Denominaione: Moscato d’Asti Docg
Vitigni Principali: Moscato
Titolo alcolometrico volumico totale minimo- 11% di cui svolto compreso nei limiti dal 4,5% al 6,5%
Acidità totale minima- 5%
Estratto secco netto minimo- 15%
Pressione e CO2- fino a 1,7 bar
Colore: giallo paglierino brillante con riflessi dorati
Odore: fragrante, intenso, fine, lievemente aromatico, floreale e fruttato
Sapore: dolce, morbido, equilibrato, leggermente acidulo e fresco
Temperatura de servizio: 8-10C°
Abbinamenti: torte alla frutta, dolce al cucchiaio, biscotti
Calice: piccolo per vino da dessert
terça-feira, 24 de julho de 2007
Moscato d'Asti
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46 comentários:
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