sábado, 31 de maio de 2008

Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero



Salvano Srl- Barolo 2001
Barolo
E’ il grande vino italiano per eccellenza, ottenuto da uve nebbiolo. Nasce nel cuore delle colline di Langa, a ridosso della città di Alba: magnifico anfiteatro di colline ordinate da distese geometriche di vigneti, che in autunno, complice la luce del sole al tramonto, si accendono di meravigliosi colori, quali nemmeno la tavolozza di un pittore impressionista saprebbe imitare sulla tela. 11 Comuni che si inseguono in un magico itinerario di colline, cesellate dall’opera assidua dei venti e disegnate dalla mano esperta dell’uomo. Paesi che hanno tutti una storia antica da raccontare, paesi che suscitano emozioni autentiche in chi le sa cogliere da una pietra, da un castello, da una cascina, da un fiore...
Fu il vino della marchesa Giulia Colbert Falletti, signora di Barolo e delle sue terre, del Conte Camillo Benso di Cavour, sindaco per anni di Grinzane, ebbe il grande onore di comparire sulle mense di casa Savoia .
Significativo a questo punto l’episodio delle trecento e più carrà di vino, una per ogni giorno dell’anno, che a Torino passarono per Via Roma per raggiungere Palazzo Reale, immaginatevi lo stupore e la curiosità della gente che soleva passeggiare già allora sotto i portici e sostare tranquillamente nei caffè, che la marchesa Giulia aveva inviato all’allora re Carlo Alberto, su sua espressa richiesta, curioso di assaggiare gli eccellenti vini che si producevano in quelle terre . Carlo Alberto ne fu così entusiasta che acquistò il castello di Verduno con annesse terre, le tenute di Pollenzo e Santa Vittoria d’Alba.
E ‘ il vino che sa creare l’atmosfera delle grandi occasioni Vendemmia dopo vendemmia riesce a dare il meglio di sé, confermando classe e finezza, eleganza e qualità superiori. Stupisce per la grande varietà di sfumature e di profumi che fanno di ogni annata un evento unico ed irripetibile.
Senza ombra di dubbio non si tratta di un vino facile, ma di un complesso di sensazioni olfattive e gustative, ogni volta diverso, nell’ immensa gamma di sfumature che porta con sé. Vino di grande struttura che affascina ogni volta in maniera diversa, in grado di destare emozioni sempre nuove, sempre diverse.

Di fronte a un calice di Barolo il cuore si riscalda e la mente si apre, andando col pensiero alle colline di Langa, trapunte di borghi antichi e di fieri castelli Terra dove il vitigno e l’ambiente sono uniti in un connubio eccezionale, che trova la sua massima esaltazione grazie al lavoro attento e all’esperienza dell’uomo maturata in due secoli di storia.

IL DISCIPLINARE IN SINTESI
Riconoscimento della D.O.C.: D.P.R. del 23 Aprile 1966 Riconoscimento della D.O.C.G.: D.P.R. del 1 Luglio 1980
Vitigno: Nebbiolo al 100% nelle sottovarietà “Michet” “Lampia” “Rosè” Zona di produzione: Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba per l’intero territorio comunale, La Morra, Novello, Monforte d’Alba, Verduno, Grinzane Cavour, Diano d’Alba, Roddi e Cherasco per una parte. Produzione massima per ettaro: 80 quintali per 52 ettolitri di vino pari a 6.933 bottiglie di vino da 75 cl. Invecchiamento minimo per legge: 3 anni a partire dal 1° Gennaio successivo alla raccolta delle uve, di cui 2 in botti di legno di castagno o di rovere. E’ un vino che per le sue caratteristiche ben si appresta ad un affinamento prolungato. La specificazione “Riserva” può essere riportata in etichetta solo dopo 5 anni di conservazione in cantina, calcolati sempre a partire dal 1° Gennaio successivo alla raccolta delle uve.
Gradazione alcolica minima: 13 gradi Acidità totale minima: 5 per mille Estratto secco minimo: 23 g/litro
Il vino Barolo sottoposto a un periodo di affinamento di almeno cinque anni può fregiarsi della specificazione aggiuntiva di “riserva”. Partendo da vino Barolo docg si può ottenere il Barolo Chinato, grazie all’aggiunta di alcool e di un infuso di erbe aromatiche con netta prevalenza di china.

LE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Colore: rosso granato vivace in cui traspaiono sfumature rubino che con il passare degli anni tendono verso l’aranciato.
Profumo: presenta un bouquet composito ed etereo di eccezionale ricchezza, armonia e completezza. Gradevole ed intenso fa pensare ai profumi tipici della Langa in cui nasce, al tartufo bianco, ai funghi secchi. Il frutto fresco dei primi mesi spazia, durante l’evoluzione successiva, nell’universo delle spezie. Pertanto la violetta, la rosa, la liquirizia, e la fragranza degli altri frutti appena colti, tipo la ciliegia aprono l’avventura nel regno esotico delle spezie, dove si assommano sentori di vaniglia, di cannella e di pepe verde.
Sapore: gradevolmente asciutto e completo, robusto ed armonico. In bocca si rivela caldo, austero, lungamente persistente; svela stoffa vellutata e nerbo netto; ha razza piena, carattere e straordinaria aristocrazia, concludendo con sentori di liquirizia. Una calda sinfonia di sapori e sensazioni che dona al consumatore attento soddisfazione e piacere.

Tratto da: v AAVV., Atlante delle etichette del Barolo, edizione a cura dell’Associazione Vignaioli Piemontesi, Camera di Commercio di Cuneo, giugno 2000. v Albo Vigneti, pubblicazione della Camera di Commercio di Cuneo.
Salvano Srl- Barbaresco 2003
Barbaresco

IL DISCIPLINARE IN SINTESI
Riconoscimento della D.O.C.: D.P.R. del 23 Aprile 1966Riconoscimento della D.O.C.G.: D.P.R. del 3 ottobre 1980

Vitigno: Nebbiolo al 100% nelle sottovarietà “Michet” “Lampia” “Rosè”Zona di produzione: Barbaresco, Neive, Treiso e parte di San Rocco Seno d’Elvio, frazione di Alba.Produzione massima consentita: 80 quintali ad ettaro di vigna specializzata, corrispondenti a 52 ettolitri e a 6933 bottiglie di vino da 75 cl.
Invecchiamento minimo: 2 anni a partire dal 1° Gennaio successivo alla raccolta delle uve, di cui uno in botte di castagno o di rovere. La specificazione “Riserva” può essere riportata in etichetta solo dopo 4 anni di conservazione in cantina, calcolati a partire dal 1° Gennaio successivo alla raccolta delle uve.
Gradazione alcolica minima: 12,5 gradi Acidità minima: 5,00 per mille Estratto secco minimo: 23g/litro

LE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Colore: rosso granato vivo in cui traspaiono sfumature rubino, che con il passare degli anni tendono verso l’aranciato. Profumo: fine ed elegante, presenta un bouquet composito ed etereo in cui spicca un’eccezionale armonia e completezza. Il frutto fresco dei primi mesi spazia, durante la sua evoluzione successiva, nell’universo delle spezie. Pertanto alla violetta, alla rosa canina, al geranio, spesso alla mela e alla ciliegia si assommano sentori di vaniglia, di cannella, di pepe verde, di confettura di frutta, addirittura ai fiori e alle foglie secche del sottobosco. Sapore: asciutto, pieno, carezzevole, di gentile robustezza, austero ma vellutato, armonico, morbido, svela stoffa continua, razza, carattere e straordinaria aristocrazia, piacevolmente equilibrato, giustamente tannico lascia un retrogusto delicatamente amarognolo.

Tratto da: v AAVV., Atlante delle etichette del Barbaresco, edizione a cura dell’Associazione Vignaioli Piemontesi, Camera di Commercio di Cuneo, giugno 1999 v Albo Vigneti, Pubblicazione a cura della Camera di Commercio di Cuneo.
Salvano Srl- Roero Arneis 2005
Roero Arneis

IL DISCIPLINARE IN SINTESI
Riconoscimento della D.O.C. : D.P.R. del 31 gennaio 1989
Vitigno: Arneis Zona di produzione: l’intero territorio amministrativo dei comuni di Canale, Corneliano, Piobesi d’Alba, Vezza d’Alba e parte dei territori dei Comuni di: Baldissero d’Alba, Castagnito, Castellinaldo, Govone, Guarene, Magliano Alfieri, Montà d’Alba, Montaldo Roero, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Pocapaglia, Priocca, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Roero, Sommariva Perno. Produzione massima per ettaro: 100 quintali per ettaro Invecchiamento minimo per legge: non previsto, è vino comunque da bersi giovane Gradazione alcolica minima complessiva: 10,5° Acidità totale minima: 5 per mille Estratto secco minimo: 15 g/litro
LE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Colore: giallo paglierino con riflessi verdolini o dorati a seconda dello stile del produttore. Profumo: ha bouquet fresco, tenue e delicato, sottile ed elegante, invitante nei sentori tipici di ginestra e camomilla, ben armonizzati con sensazioni di frutta, in particolare la pesca e a volte il melone.
Sapore: secco, asciutto, senza cedimenti, di buona eleganza, piacevolmente secco con vena acidula fresca e persistente, gradevolmente amarognolo, erbaceo. Retrogusto leggermente mandorlato.
Tratto da: v Albo vigneti, pubblicazione a cura della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Cuneo. v AAVV., Atlante delle etichette del Nebbiolo d’Alba e del Roero, edito a cura dell’Associazione Vignaioli Piemontesi, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Cuneo, giugno 2001.

Grappolo Uva Arneis

Grappoli Uva Nebbiolo

Enoabracos,
Simone Ferreira
LCB

18 comentários:

Anônimo disse...

La ringrazio per Blog intiresny

Anônimo disse...

quello che stavo cercando, grazie

Anônimo disse...

leggere l'intero blog, pretty good

Anônimo disse...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anônimo disse...

Perche non:)

Anônimo disse...

quello che stavo cercando, grazie

Anônimo disse...

imparato molto

Anônimo disse...

leggere l'intero blog, pretty good

Anônimo disse...

Perche non:)

Anônimo disse...

necessita di verificare:)

Anônimo disse...

molto intiresno, grazie

Anônimo disse...

quello che stavo cercando, grazie

Anônimo disse...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anônimo disse...

leggere l'intero blog, pretty good

Anônimo disse...

imparato molto

Anônimo disse...

Si, probabilmente lo e

Anônimo disse...

quello che stavo cercando, grazie

Anônimo disse...

imparato molto