sexta-feira, 18 de abril de 2008

Vertical do Vinho Supertoscano Anfiteatro

Caros Enoamigos,

Ontem falamos sobre os vinhos Supertoscanos e hoje tenho essa matéria interessante sobre uma vertical do vinho Anfiteatro que foi feita pela Revista Il Sommelier Italiano.
Foram degustados 14 safras do Anfiteatro segue o parecer de 11 delas.

Ocasião deste tipo acontece raramente: uma degustação vertical com todas as melhores safras do Anfiteatro, o vinho-bandeira da Vinícola Vecchie Terre di Montefili que está localizada entre Greve in Chianti e Panzano, na província de Firenze, a uma atitude de cerca 450 metros sobre o nível do mar. Poucos convidados: um jornalista americano, um proprietário de restaurante, o sommelier Lorenzo Giuliani e Massimo Breschi, o diretor da revista Il sommelier italiano e dois amigos.
Dispostas sobre um barril as 14 safras do vinho Anfiteatro entre 1981, a primeira produzida, e a 2001.
Desta degustação podem existir, no máximo, duas réplicas porque o Anfiteatro 1988 sobraram 2 garrafas porque 1 foi aberta para a degustação.
Garrafas de Anfiteatro são muito poucas em giro porque a primeira safra em 1981 foi produzido 3.800 garrafas.
Com o passar do tempo a superfície das videiras dedicadas para o Anfiteatro foi aumentada, passando de 5 para 12,5 hectares. Portanto cresceu a produção e a safra de 2001 foi de 12.500 garrafas.
A Vinícola Vecchie Terre di Montefili, foi recuperada em 1979 pela família Acuti que renovou completamente e apostou exclusivamente em produção de qualidade.
Dois anos depois iniciou a produção do Anfiteatro, um Sangiovese em pureza que deve ao nome a uma particular disposição do terreno nos quais são plantados as videiras.
Em total a produção da Vinícola e de cerca 65.000 garrafas ao ano, a maior parte e destinada a exportação, em especial para Estados Unidos e Japão.
Junto ao Anfiteatro, a vinícola tem uma outra jóia: o Bruno di Rocca, Cabernet Sauvignon 60% e Sangiovese 40%.


Todas as 14 safras do Vinho Anfiteatro
Considerações da Degustação:Anfiteatro Rosso IGT Sangiovese 100% Vecchie Terre di Montefili
2001- Di colore rosso rubino tendente al porpora, há ricca concentrazione. Al naso è avvolgente, con buona varietà di profumi dove prevale la frutta di boso su spezie dolci in formazione. Al palato si dimostra pieno e gradevole nella contrapposizione tra le componenti acido-tanniche e le morbidezze dove il timbro di freschezza nel finale si fonde con il fruttato. Lo potremmo abbinare al filetto e contrafilleto di chianina alle erbe aromatiche.

2000- Rosso rubino vivo e denso, regala la naso prfumi fruttati di ciliegia matura, prugna e sottobosco con fine speziatura non invadente. Entra nella cavità orale in modo esuberante con estrema eleganza polifenolica di un tannino ben presente, ma piacevolissimo, con una chiusura di bocca asciutta e fruttata. Va abbinato a uno stracotto di manzo alla fiorentina.

1999- Rosso granato vivo e profondo, note olfattive evolute su confetture di amarene e more, speziatura che richiama il garofano e il macis. In bocca la componente calorica evidenzia un equilibrio piacevole raggiunto con gradevole evidenza sapida. Si può abbinare al fagiano e alla faraona tartufati all’Aretina.

1998- Rosso granato, media intensità colorante, il quadro olfativo trova con distinzione spezie e tostati ingentiliti da fiore apassito. L’entrata in bocca è suadente con nota di freschezza caratterizante e un tannino levigato chuide con nota calda e speziata. Abbinamento: pappardelle sulla lepre alla toscana.

1997- Tonalità granato intenso e vivace, al naso è complesso, con aromi secondari e terziari; finale minerali con ricordo di liquirizia. Al gusto il vino esprime forza, pienezza e lunga persistenza aromatica con note sapido-fresche e aroma di bocca esteso; chiude molto bene con una nota fruttata. Va abbinato con cinghiale al vino alla maremmana.

1995- Rosso granato con media trasparenza, all’olfatto dà sentori speziati e fruttati con predominanza di pepe e nespola, delicato sentori di tabacco e camomilla. Questo è un vino di corpo, con buon equilibrio dei costituenti e dove il varietale manifesta sempre un chiaro timbro di freschezza. Abbinamento: germano al forno con finocchietto selvatico e pepe rosa.

1993- Rosso granato con minimi reflessi aranciati, ottima permeabilità visiva. Al naso è complesso ed elegante , con aromi speziati e fruttati, tra i quali si riconoscono confettura di amarena, di mirtillo, cannella, liquirizia, sigaro, boisè. Buoni la struttura e il nerbo, con tannini vellutati di grande nobilità. Chiusura di bocca calda e ancora fruttata. Si abbina a formaggio pecorino di Pienza affinato con olio di oliva e cenere in orci di terracotta.

1991- Di colore granato con unghia aranciata, ha profumi eterei, speziati, di erbe aromatiche, scorze di agrumi, funghi. Snello nel corpo, elegante, presenta un ottimobilanciamento dei suoi componenti con finale di bocca asciutta e gradevolmente amarognola. Va abbinato a cappone alle castagne e miele.

Participantes da vertical na Vecchie Terre



Tommaso Paglione- enologo
1990- La tonalità del colore è granato con reflesso aranciato di buona intensità, complessità olfattiva ancora integra con aromi fruttati e speziati, nei quali si evidenziano amarena, prugna secca, cannella, legno di sandalo, ratafià alla ciliegia nera. Di corpo robusto è integro e potente in alcol con tannini di ottima fattura ancora in evoluzione. Lunga la persistenza aromatica intensa, il vino lascia la bocca asciutta con particolare sapidità minerale. Abbinamento: cosciotto di agnello ripieno aromatizzato alla menta.

1988- Rosso granato con ampi riflessi aranciati, si apre al naso con bouquet estremamente fine di frutti, fiori e spezie dolci. Quando entra in bocca impressiona per l’interazione perfetta fra le componenti saporifere, tattili e retronasale, espressione magistrale di carattere; chide con una piacevole sensazione amaricante di alloro su fondo balsamico. Si può abbinare a branzino al cartoccio con cappelle di funghi porcini, lardo di cinta senese e pepe verde.

1981- Rosso aranciato, trasparente, all’olfatto evidenzia una netta predominanza di fini note eteree di smalto, mallo di noce macerato, tostatura, caffè, pietra focaia, panforte e soave speziato. In bocca è un pò lento nel nerbo, ma ancora apprezzabile nell’equilibrio dei suoi componenti retti dalla cospicua presenza alcolica. Vino da abbinare a un arrosto girato di uccelletti a becco fino o in meditazione con sigaro toscano selezione “Garibaldi”


Vertical feita na Tenuta Vecchie Terre di Montefili em Setembro de 2004. Comentários feitos pelo Sommelier Lorenzo Giuliani para a Revista Il Sommelier Italiano da edição 59.
Enoabraços e até a próxima,
Simone Ferreira
LCB


3 comentários:

Anônimo disse...

quello che stavo cercando, grazie

Anônimo disse...

molto intiresno, grazie

Anônimo disse...

imparato molto